Il saluto di Rosalia Galano
Presidente del Rotary Club Salerno 2009/2010
Non so quante volte ho cercato d’immaginare questo momento ed ogni volta era sempre diverso. Ogni volta iniziavo e concludevo un percorso ed oggi lo vivrò in diretta con Voi.
Il viaggio inizia. L’emozione, compagna della nostra vita, sarà il motore di ricerca …. di un sogno.
In una costellazione di stelle ognuno cerca la sua: il sogno della vita.
Due anni fa un nostro socio mi diceva: perché non mettiamo un libro bianco dove ognuno possa scrivere il suo pensiero?
Quest’idea, che allora non fu realizzata, mi ha sempre intrigato e ho pensato che durante l’anno
rotariano avrei potuto utilizzarlo per i soci del nostro Club.
Questo libro sarà il nostro giornale di bordo, dove ognuno potrà esprimere il suo consenso o il suo dissenso o potrà suggerire dei consigli.
Mi piacerebbe trascorrere con Voi questo tempo cercando un iter che attraversi la stratificazione degli anni. Soffiare sulla polvere del tempo per ricordare la nostra storia di uomini e lasciare un segno dove nel futuro altri possano riconoscersi e rinnovare il cammino.
I progetti sul territorio, obiettivo del Governatore Francesco Socievole, saranno il cardine del nostro percorso. Cercheremo, con l’aiuto di tutti i soci, di sognare, progettare e realizzare. Fuggiremo dal Rumore, dall’Horror pleni. Ciò, infatti, non può interessare il rotariano, il quale crede che “il servire è al di sopra di ogni interesse personale”. L’obiettivo della solidarietà ci accompagnerà costantemente in ogni progetto, in cui imparare a rispettare l’Altro è ”condicio sine qua non “ per un percorso rotariano.
Come madre e come donna , ritengo che abbiamo delle responsabilità nei confronti dei giovani interactiani e rotaractiani : espressione del nostro futuro. Il nostro esempio è un seme che non va disperso.
Se è vero che la ruota gira, perché il mondo gira, perché la Vita gira , è anche vero che “ogni attimo della Ruota” non può essere sprecato con atti di non tolleranza. La ruota gira per tutti gli uomini della terra: per i vincitori e per i vinti. Il mio augurio è che ognuno di noi possa essere messaggero di pace.
“Incontriamoci per conoscerci”, per capire l’altro, stimarlo e apprezzarlo. Nella pluralità ci può essere crescita e conoscenza.
Alcuni dei nostri obiettivi spazieranno su varie problematiche: dall’alcoolismo, alla legalità, all’immigrazione, alla fuga delle intelligenze, alla meritocrazia e continueremo nel nostro Progetto Africa, che quest’anno ha visto la conclusione della prima fase.
L’umanità deve saper ascoltare chi non ha voce ed è questo il nostro principale obiettivo.
Continueremo ad avere, come già fatto da alcuni anni, contatti con le varie scuole per incontrare i giovani e parlare con loro. La comunicazione è un requisito importante per farsi conoscere, ma soprattutto per capire le esigenze e i sogni degli altri.. Molti giovani, infatti, hanno una comunicazione sovraffollata, dove i valori non hanno spazio, ma prevaricazione e raccomandazione sembrano essere la chiave di volta per essere famosi ed avere successo.
In quest’ottica l’horror pleni è fautore di messaggi devianti in cui il rotariano deve sapersi distinguere e cercare di inviare un messaggio di semplicità e concretezza. La capacità informativa e comunicativa diventa un requisito per la costruzione di un percorso di vita in cui il successo e l’essere famosi non sono l’aspetto essenziale.
Gli uomini che hanno reso importante la nostra terra saranno, infine, oggetto di conversazione, poiché essi sono gli esempi che servono ai giovani. Chi è grande non ha bisogno di orpelli, è la Storia che li rende tali. A loro ci rivolgeremo perché Salerno ha una sua storia di cui ci occuperemo nelle varie iniziative sul territorio, in particolare della Scuola Medica Salernitana che è il fiore all’occhiello di questa città.
Un grazie a tutti i presidenti che mi hanno preceduto, che hanno dato prestigio al nostro club e che mi sono stati vicini con i loro preziosi consigli nella difficile fase d’avvio della mia presidenza. Un grazie al presidente Adolfo Gravagnuolo, che ha saputo nell’anno rotariano appena trascorso creare con grande stile eventi di affiatamento tra i soci.