"diamo futuro al presente"
Giuseppe Blasi
Presidente Rotary Club Salerno 2007/08
Amicizia rotariana
Non è un libro, è un anno di vita rotariana. Le autorevoli testimonianze
raccolte in queste pagine hanno contribuito ad arricchire la
storia del nostro club, che si avvia a festeggiare i sessanta anni di
vita.
Il Rotary ha più di un secolo di gloriosa presenza nella comunità
culturale, sociale e civile di molti Paesi. È stato un lungo percorso,
contrassegnato da tante ideali battaglie, ispirate dalle numerose
vicende storiche di epoche diverse. Un grande contributo, che non
è stato e non è solo di idee, ma di cultura e di persone, che nei club
rotariani di tutto il mondo sono cresciute, per essere poi offerte
alla società civile, personalità di spessore, capaci di coniugare in
ogni campo i valori umani con le competenze tecniche e professionali.
Il Rotary, da sempre, è una miscela di età, professioni, esperienze,
impossibile da inscatolare riducendola a schemi facili e
logori, soffocandone la specifica qualità e la dinamica varietà. La
nostra organizzazione è il focolare intorno al quale oltre un milione
di persone continuano ad incontrarsi e a trasmettere il respiro
sempre nuovo del mondo.
In questo anno rotariano ho inteso rafforzare e rivitalizzare, in perfetta
armonia con il Consiglio Direttivo e con i Presidenti delle
Commissioni, una linea di partecipazione tutta proiettata a creare
e fare sistema. Saper stare insieme è pacifica strategia vincente.
Ogni mese ci siamo incontrati con i componenti del Consiglio,
periodicamente scandite sono state le riunioni con le
Commissioni, ogni due mesi mi sono avvalso della possibilità di
utilizzare la saggezza dei Past President, da me sempre considerati
vero “Senato del Rotary”.
Puntuali ed efficaci sono risultati anche gli incontri con il Rotaract
e l’Interact, nonché con i due Club di Salerno dell’Inner Wheel e
ogni mese, noi presidenti dei quattro Club metropolitani (Rotary
Salerno, Rotary Salerno Est, Rotary Salerno Nord Est, Rotary
Duomo), ci siamo ritrovati per discutere, in serate indimenticabili
di libera uscita e viva partecipazione, sulle attività poste in cantiere
da ciascuno di noi.
Il punto centrale del mio anno rotariano è stato tutto proteso ad
ampliare i confini della solidarietà. Sappiamo bene che, nel confuso
mercato delle idee, la solidarietà rischia di rimanere un fatto
emozionale, e non un incisivo e costante impegno.
Noi vogliamo sostenere con forza il seme della solidarietà: Don
Alberione proclamava che il bene va fatto bene. I rotariani da sempre
tendono ai traguardi del servizio, della solidarietà, dell’amicizia.
Con una consapevolezza: non sempre riescono pienamente a
soddisfare i loro propositi. Ma i veri rotariani sono rotariani non
perché raggiungono le mete, perché giammai si fermano.
Anche nella nostra comunità è solida la testimonianza della solidarietà.
C’è chi assiste ammalati e disabili, chi accoglie bambini che
vivono nel degrado, chi costruisce strutture di accoglienza.
Nel tempo che viviamo, compressi dal lavoro, dal divertimento e
dall’affannosa ricerca di evasione, c’è per fortuna anche chi offre il
proprio impegno per il prossimo: persone controcorrente che non
fanno notizia, ma diffondono qualche serenità allo spirito e tanto
bene alle quotidiane esigenze materiali di tanti.
Ci siamo affacciati al balcone del nostro tempo anche noi del
Rotary Club Salerno, ed abbiamo messo a punto alcune iniziative
per arricchire di contenuti i valori dell’amicizia e della solidarietà.
Tante le proposte concluse quest’anno all’insegna della solidarietà,
pietra fondante e lievito salutare per quanti operano a testimoniare
coi fatti il sogno di un umanesimo sempre nuovo.
In organizzazioni come la nostra occorre rafforzare la consapevolezza
del “dare” più che del “ricevere”, privilegiare valori per poterli
meglio condividere e soddisfare, rispettare il dialogo perché
divenga crescita umana e promotore di vitale civiltà sociale. Sulle
idee ci si può anche dividere, non certo sui valori, solo così lievita
chiaro ogni progetto per il futuro. E l’orizzonte del domani riesce
inevitabilmente a cambiare anche il nostro presente.
In questo anno rotariano abbiamo tentato di intercettare anche le
emozioni puntando ad organizzare incontri, testimoniati dal presente
volume, con personaggi del mondo della cultura e del tessuto
sociale del nostro Paese; abbiamo programmato viaggi. Convinti
come siamo che la nostra associazione tra i suoi valori trova il culmine
nel comune impegno della solidarietà e della condivisione,
abbiamo, tra l’altro, portato avanti periodiche testimonianze di
concreta partecipazione a favore delle oltre duecento persone che
frequentano la mensa dei poveri di Salerno; abbiamo acquistato un
automezzo per la Caritas Diocesana, impegnata a soccorrere i
senza famiglia che popolano la nostra comunità; ai detenuti della
Casa Circondariale di Salerno abbiamo offerto il dono di una
biblioteca; unitamente al Club di Tunisi e al Club di Palermo Nord,
con i quali siamo gemellati, abbiamo provveduto all’acquisto di
suppellettili per una Scuola di Tunisi. Da otto anni, infine, si va rafforzando
sempre più il grande “Progetto Africa” per la realizzazione
di una solida struttura ospedaliera a Gulu, in Uganda.
Viviamo un tempo difficile. Siamo schiacciati dal pessimismo,
disorientati dal fallimento delle ideologie. Noi rotariani, al contrario,
vogliamo credere che ci siano tutte le possibilità per preparare
un futuro di speranza, sostenibile e più giusto. Insieme, noi, gente
normale possiamo fare cose straordinarie, come afferma il nostro
presidente internazionale Wilf Wilkinson. Non è facile realizzare
ciò che abbiamo desiderato, cioè fare squadra, crescere ed arricchirci
tutti. C’è sempre chi ama vivere la solitudine del proprio
orticello e chi non sa gioire delle nuove conquiste. Per me quest’anno
-grazie alla partecipazione, all’aiuto e ai consigli che coralmente
ho raccolto- è stato molto proficuo sul piano dell’arricchimento
personale e dei valori rotariani. Con i componenti del
Consiglio Direttivo e delle Commissioni, con l’incoraggiamento di
tutti i soci del Club e col sostegno indispensabile della mia famiglia,
ho tentato di dare “Futuro al presente” e “Di... mostrare di
esserci”, tanto per usare il mio motto e quello del Governatore del
nostro Distretto Giancarlo Calise. Ho cercato di fare di tutti i soci
un grande gruppo, per suonare insieme come una provetta orchestra:
ciascuno il proprio strumento, ognuno attento a scrivere il
proprio spartito, anche con licenza di improvvisazione, ma tutti
impegnati alla stesura, se pure articolata, della stessa sinfonia.
La lettura di queste pagine possa ad ognuno offrire il ristoro e la
scoperta di nuovi orizzonti umani e culturali, per dare ancora una
volta senso genuino alla nostra amicizia rotariana.
Amicizia Rotariana (clicca qui per scaricare il libro in formato .pdf)